La zincatura a caldo è uno dei metodi più diffusi per la protezione dei manufatti in acciaio dall’ambiente esterno. La garanzia che il “ferro” non arrugginisca è data dalla protezione catodica offerta dallo strato di zinco, che in presenza di una scalfittura o di una zona non protetta superficialmente, avendo potenziale minore, si ossida al posto dell’acciaio.

Le norme tedesche (DIN 50975, pt 2) definiscono questo processo come: “il procedimento di ricopertura con zinco, per mezzo della immersione dei pezzi lavorati nello zinco fuso, cosicchè tra il pezzo e lo strato di zinco si possono formare degli strati di lega“.

Questa è la sostanziale differenza con gli altri tipi di zincatura, che consistono in una pura deposizione meccanica (metallizzazione) o elettrolitica di zinco sulla superficie. Tali sistemi però non assicurano una resistenza nell’ambiente normale o negli ambienti ostili alla pari della zincatura a caldo: la vita del manufatto è direttamente proporzionale allo spessore del rivestimento e dipende dalle condizioni esterne dell’ambiente.

Un'opera d'arte bianca, geometrica e astratta da Dresda, Germania